Sul Coronavirus non c’è nulla da ridere ma nemmeno nulla da piangere.
Ovvio che nessuno vuole essere contagiato, andare in quarantena in tenda, ne vorrebbe lo fossero le persone a cui vogliamo bene. Anzi vorremmo proprio che questo problema non esistesse, ma non possiamo mettere la testa sotto la sabbia.
Ora conta più di tutto il bene comune che in questo momento è la Salute Pubblica. Conta chi combatte in prima linea. Conta l’integrità fisica e mentale di ognuno.
Conta il contributo che ciascuno può e deve dare.